I dati, l’esperienza. La loro raccolta sicura, l’efficienza. W6 DDoS safe!

Grazie all’IIoT, e alla CyBerSecurity di W6, i dati diventano una preziosa e impenetrabile risorsa per il miglioramento continuo delle prestazioni, con garanzie anche verso gli attacchi DDoS

La possibilità di disporre di grandi masse di dati per tramite dei sistemi di sensori in campo, rende possibile la valutazione delle prestazioni dei processi industriali, in termini di efficienza. Questa può essere tradotta in produttività, risparmio energetico, riduzione del throughput time, etc. 

Spesso, però, per scelte normalmente fatte cercando di rispondere alle esigenze specifiche del momento, e di conseguenza il nostro parco installato risulta eterogeneo, ovvero una somma di differenti architetture hardware e software che non offrono una lettura omogenea dei dati e che non trovano univocità nella loro lettura.

Di più. La sicurezza delle reti industriali, a tutt’oggi ancora abbastanza limitata, è messa in discussione (e con lei l’integrità dei dati raccolti) da errori di manovra accidentali o da attacchi informatici in piattaforme connesse verso il Web, ma che non trovano adeguata protezione verso il mondo esterno.

Gli attacchi cyber, nel 2022 – definito l’anno “peggiore di sempre” in termini di numerosità e conseguenze economico-sociali degli incidenti informatici – hanno messo in evidenza un’impennata senza precedenti nel cybercrime, come confermato dai dati del Rapporto Clusit 2023, lo studio che mappa le tendenze globali e nazionali in materia di Risk Management e protezione dei dati realizzato dall’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica (Clusit). Nell’80% dei casi, in Italia, si è registrato un danno definito “grave” o “critico”. 

Per ciò che riguarda il nostro mondo, sono particolarmente ostili gli attacchi DDoS. L’attacco DDoS (Distributed Denial of Service) è un tentativo ostile di bloccare il normale traffico di un server, servizio o rete facendo si che l’infrastruttura venga inondata di traffico Internet. 

La massima efficacia degli attacchi DDoS è raggiunta sfruttando come fonti di attacco più sistemi informatici compromessi. Le macchine che vengono asservite a tali scopi possono includere computer e altre risorse di rete come i dispositivi IoT.

Gli attacchi DDoS vengono eseguiti con reti di macchine connesse a Internet (come i dispositivi IoT) che vengono infettate da malware che ne permette il controllo a distanza da parte di un utente malintenzionato. Questi singoli dispositivi sono noti come bot (o zombie) e un gruppo di bot è detto botnet.

Poiché ogni bot è un dispositivo Internet legittimo, può essere difficile separare il traffico di attacco dal traffico regolare.

W6, nativamente protetto dagli attacchi DDoS grazie alle sue tecnologie innovative provenienti dal settore TLC, permette di mantenere la rete protetta da qualunque minaccia, e nel contempo di continuare a garantire una continuità ed integrità dei dati in modo tale da non compromettere i processi.

La Redazione

Note:

1. Approfondimento con compagnia assicurativa per verifica esistenza di una polizza dedicata a tutela W6

2. Quali sono le prescrizioni da adottare per essere conformi alle condizioni di polizza

Category
Tags